Asia

Bangladesh

BASE

La storia del consorzio ebbe inizio nel 1972, con le prime attività di artigianato pensate per consentire un reddito agli abitanti dei villaggi rurali. Qualche anno dopo la realizzazione di un primo catalogo, nel 1992 si confermò la costituzione di BaSE. Questo coinvolge i villaggi rurali in attività artigianali, creando opportunità di lavoro locali e riparando alla difficoltà di ricevere sostegno continuativo da parte delle grandi istituzioni di sviluppo. Il Sud-Ovest del Bangladesh è infatti una delle regioni più difficilmente raggiungibili del Paese, a causa della carenza di infrastrutture.

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CORR-THE JUTE WORKS

 La metà della popolazione del Bangladesh è analfabeta e il 47% della popolazione vive sotto la soglia della povertà. Nell’industria dell’abbigliamento, nota per la mancanza totale di sicurezza e per i salari infimi, lavorano soprattutto donne, che vivono in una situazione di estrema marginalizzazione. Nel 1973 venne fondata CORR-The Jute Works per contribuire all’emancipazione delle donne nelle zone rurali, migliorare la loro condizione sociale ed economica attraverso la formazione e il reddito proveniente dal Commercio Equo e Solidale.

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PROKRITEE

Giustizia, non-violenza e dignità, da questi valori nasce nel 2001 l’esperienza di Prokritee, iniziata grazie all’apporto della chiesa mennonita . Nei villaggi remoti del Bangladesh la povertà e l’analfabetismo sono imperanti, soprattutto tra le donne. Da qui l’importanza di sviluppare un progetto sociale che includa anche la sfera economica, garantendo opportunità lavorative. I laboratori di artigianato, dal ricamo alla cartoleria, creano dei gruppi di artigiane nei villaggi poverissimi di molte zone del Bangladesh. 

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Filippine

ALTER TRADE

Attualmente Alter Trade si pone l’obiettivo di migliorare le proprie capacità commerciali e la qualità dei propri prodotti, rimanendo allo stesso tempo aderente ai valori di sostenibilità e collaborazione propri del Commercio Equo e Solidale. Alter Trade produce zucchero di canna biologico Mascobado, ottenuto estraendo il succo dalla canna e cristallizzandolo attraverso bolliture successive. Lo zucchero viene utilizzato per il cioccolato Mascao, vincitore di molti premi a livello internazionale.

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CCAP

CCAP è nata dall’iniziativa di 21 diverse organizzazioni filippine che, senza scopo di lucro, collaborano con i gruppi di produttori, aiutandoli nell’organizzazione e nello sviluppo di capacità tecniche e di gestione d’impresa. La possibilità di divenire membri è orientata verso piccole imprese familiari e gruppi di artigiani, permettendo ai produttori di diventare autonomi e sostenibili, contribuendo allo sviluppo comunitario. 

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PFTC

Era il 1991 quando 25 donne di Gabriela, rete di movimenti per la promozione dei diritti delle donne, fondarono il Panay Fair Trade Center, oggi primo esportatore di zucchero integrale di canna bio “Mascobado” dell’isola. I piccoli contadini si sono affrancati dalla dipendenza dai latifondisti e lo zucchero “Mascobado” è il simbolo dell’indipendenza raggiunta dai contadini. PFTC ha portato avanti inoltre processi di “empowerment”, di presa di coscienza, ha dato visibilità a tematiche politico-sociali, in un’ottica di sviluppo democratico e sostenibile.

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PREDA FAIR TRADE
Nel 1974 Padre Shay Cullen, missionario irlandese ha contribuito a fondare Preda, un’organizzazione no profit che si batte per la tutela dei diritti dei bambini ad Olongapo, città altamente urbanizzata dell’isola di Luzon ed epicentro del turismo sessuale minorile. L’associazione denuncia i casi di prostituzione e s’impegna nel prestare assistenza alle vittime. Preda Fair Trade nasce per dare una prospettiva e un futuro ai contadini delle zone rurali, comprando il mango di loro produzione, così da tutelarne i giovani membri dell’unità familiare, anche a livello economico.
 
SPFTC

Associazione nata per aiutare i contadini e i pescatori a costituirsi in reti e a raggiungere il mercato, è entrata poi a far parte del commercio equo e solidale grazie ad un’altra organizzazione filippina, PFTC. Attualmente esporta verso l’Europa e cura il mercato interno, attraverso una bottega nella capitale di Cebu, l’isola dove ha sede. SPFTC è impegnata nella creazione di legami diretti tra piccoli agricoltori e pescatori, per il reciproco scambio, in favore di una struttura dove i profitti siano condivisi e sia più facile l’accesso al mercato.

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India 

AMBOOTIA

Ambootia è una piantagione creata dagli inglesi nel 1861. Una volta ritornata all’India, è diventata una compagnia privata che dal 1994 ha scelto la strada della coltivazione biologica e della certificazione fair trade. Oggi Ambootia continua la storica produzione di tè di qualità, trasformando il modello coloniale della piantagione in una realtà ecologica, socialmente responsabile e autonoma caratterizzata dal rispetto dei lavoratori e dell’ambiente.

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ASHA

Asha ha sede a Mumbai e ha lo scopo di promuovere il benessere degli artigiani e dei gruppi di produttori. Per raggiungere questo obiettivo, Asha è strutturata in modo da occuparsi da un parte degli aspetti commerciali e produttivi e dall’altra dei programmi sociali e ambientali. Prestando particolare attenzione allo sviluppo dei prodotti e alla formazione tecnica dei produttori, crea significativi sbocchi di mercato, dando agli artigiani una certa sicurezza economica. 

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ASSISI GARMENTS

L’industria del cotone fornisce impiego diretto a circa 30 milioni di persone, ma spesso al costo di misere condizioni lavorative e provocando ingenti danni ambientali. La sfida alla grande industria tessile indiana nasce da una piccola comunità di suore francescane nel Tamil Nadu che nel 1994 decidono di fondare Assisi Garments. Questa industria vanta una filiera tracciabile, biologica, solidale e sostenibile a livello sociale ed ambientale. Dà lavoro a ragazze provenienti principalmente dal Tamil Nadu e dal Kerala, alle quali viene fornito vitto, alloggio, fondi previdenziali e un dignitoso salario mensile, inoltre una parte delle ragazze è diversamente abile e senza il sostegno di Assisi Garments sarebbe esclusa dal mercato del lavoro.

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BODHI

Bodhi è la realizzazione del sogno dei coniugi Shina, entrambi diplomati in design e con una vita dedicata all’arte tessile indiana, a Baroda iniziarono una piccola attività di creazione e vendita di articoli tessili, unendo la tradizione con la loro formazione accademica. Bodhi cerca di ridurre al minimo il consumo di acqua necessaria per i colori e purifica l’acqua al 100% prima di immetterla nell’ambiente con un sistema non inquinante. Bodhi utilizza tinture vegetali, grazie anche a una formazione specifica per gli artigiani, tenuta dall’esperto Jagada Rajappa.

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CREATIVE HANDICRAFTS

A Mumbai le donne fuori casta vivono in condizioni molto difficili sia a livello economico che sociale e sono vittime di discriminazioni per sesso e degrado culturale. Suor Isabel, missionaria spagnola, valorizzando la loro creatività, fondò Creative Handicrafts, a cui oggi hanno accesso donne marginalizzate e senza alcun tipo di formazione, le quali dopo aver seguito dei corsi professionali, si riuniscono in gruppi produttivi, divenendo socie imprenditrici delle cooperative tessili, ma continuano un percorso comune per l’emancipazione in un’ottica comunitaria. 

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CRC

Nonostante la grande tradizione e la ricchezza di tecniche dell’artigianato indiano, molti artigiani sono purtroppo esclusi dal mercato, marginalizzati e sfruttati. Craft Resource Centre, lavora dai primi anni ’90, con piccoli produttori con programmi di educazione per far crescere le loro abilità professionali e aiutarli a diventare persone indipendenti e protagoniste del loro futuro. Grazie alla crescita dei gruppi di artigiani, ci sono state sempre più occasioni di incontro e collaborazione tra i singoli gruppi, con un grande senso di solidarietà

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EMA

Basata a Calcutta nel Nord Est dell’India, è un’organizzazione che promuove la produzione artigianale di varie realtà indiane. Equitable Marketing Association, fondata nel 1977 da alcuni piccoli gruppi che volevano difendere e valorizzare il loro lavoro, è composta da 30 cooperative, fra cui produttori di spazzole, artigiani della pelle, intagliatori, scalpellini e produttori di tappeti. In ognuna delle aree dove l’organizzazione opera si attuano programmi di sviluppo legati all’istruzione e alla sanità.

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FAIR FARMING

La Fair Farming Foundation Ramnagar nasce nel 2012 e riunisce i contadini di 38 villaggi delle regioni di Betalghat, Kotabag, Patkot, Dhela. Il paesaggio incontaminato è ideale per la coltivazione del riso biologico, ma i villaggi sono molto isolati e i contadini hanno un livello di scolarizzazione basso e sono spesso sfruttati per la vendita del riso sul mercato locale. La cooperativa nasce proprio con l’obiettivo di migliorare le loro condizioni di vita, pagando un prezzo giusto, che consenta alle famiglie di vivere dignitosamente e organizzando i contadini collettivamente per consentire uno sviluppo rurale sostenibile.

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FTCI

TRSHH è nata ad opera della Central Tibetan Relief Committee e della fondazione di beneficenza presieduta dal Dalai Lama, impegnate in attività a sostegno della comunità tibetana in esilio, concentrata soprattutto nelle aree settentrionali dell’India, in Nepal e in Buthan. TRSHH cura la vendita in India e all’estero di prodotti artigianali, impegnandosi anche nel controllo della qualità. I gruppi di produttori sono sia tibetani della diaspora, che realizzano oggetti particolari, fortemente radicati nella cultura tibetana, che artigiani indiani, coinvolti nella produzione di artigianato più adatto all’esportazione.

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GODAVARI

Nasrapur, lungo le rive del Godavari, è famosa per l’arte dei pizzi fatti a mano. Questo mercato è però soffocato da intermediari che sfruttano il bisogno e l’isolamento delle donne artigiane, comprando per una miseria le creazioni. A questo sopruso si è ribellata Hemalatha, un’ artigiana, che per due anni ha percorso a piedi la regione del delta per convincere le donne dei villaggi a formare una cooperativa. Oggi Godavari è una cooperativa dove le artigiane ritrovano la dignità di un lavoro retribuito giustamente.

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MKS

Madhya Kalikata Shilpangan, nacque dall’iniziativa di un gruppo, già inserito nell’ambito dell’artigianato equo e solidale, che iniziò occupandosi di cinque gruppi artigianali, ai quali offriva assistenza nello sviluppo, nella vendita e nell’esportazione dei prodotti. La produzione e la commercializzazione avvengono in maniera rispettosa dell’ambiente ed integrata nelle comunità dei lavoratori. L’impegno di MKS è rivolto al miglioramento delle condizioni di vita dei produttori e alla riscoperta e conservazione della ricchezza raccolta nella cultura artigiana indiana.

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POTONG

Nel 2007 dei coltivatori di tè della regione indiana del Darjeeling decisero di diventare proprietari di alcune piantagioni inattive e di lavorarle seguendo principi di sostenibilità sociale ed ambientale. Nasce così PTWWC, un progetto di microimprenditorialità, che vuole garantire tutele e sviluppo alla comunità locale. La cooperativa è sostenuta da TPI (Tea Promoters of India), che oltre ad offrire ai lavoratori assistenza continua, si occupa di lavorare il tè prodotto e di esportarlo secondo i principi del commercio equo.

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PUSHPANJALI

Nel 1979 dall’amicizia tra un venditore di artigianato e un responsabile della cooperazione allo sviluppo inglese, nacque l’intento comune di appoggiare e coordinare gli artigiani di Agra, attraverso un’organizzazione dedicata a sostenere la produzione artigianale. Pushpanjali permette agli artigiani di sviluppare prodotti di qualità elevata e commercializzarli in maniera efficiente e diretta, evitando la dipendenza da intermediari. Aumentando il reddito ottenuto attraverso l’attività artigianale, i produttori di Pushpanjali migliorano così le proprie condizioni di vita.

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SASHA

Sasha Association for Craft Producers, creata nel 1986, è un’entità dedicata all’assistenza nelle aree di mercato, impresa e sviluppo prodotti, sostiene l’artigianato indiano e i produttori attraverso la ricerca sulla tradizione artigianale, l’organizzazione di gruppi e la costituzione di una rete.  Sasha offre ai gruppi di produttori un’ampia serie di servizi, come l’organizzazione dei gruppi e delle micro-imprese, la promozione di reti sociali e partecipazione. Ai gruppi più solidi viene offerta anche formazione e informazione sul mercato e sulla gestione di impresa, oltre all’assistenza tecnica nello sviluppo dei prodotti. 

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SHERTALLAI

Shertallai Cooperative Society è organizzata in tre centri per la produzione di tappeti e zerbini in fibra di noce di cocco. Questa fibra, negli ultimi anni, sta soffrendo sia per la concorrenza dei prodotti sintetici, sia per il gioco a ribasso sul prezzo che attuano gli intermediari. Lavorare con Shertallai significa invece poter godere di un prezzo fisso stabilito di anno in anno fra la cooperativa ed il Coir Board, l’ente parastatale indiano per la commercializzazione dei derivati del cocco, nonché godere di fondi e sussidi per la formazione e l’educazione dei figli dei lavoratori ed avere accesso ai programmi di credito a tasso agevolato.

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SILENCE

Silence nasce nel 1976 come gruppo informale di artisti non udenti e diversamente abili, supportati da persone impegnate nel sociale, con l’intento di sostenersi economicamente attraverso la vendita dei propri prodotti. I primi biglietti d’auguri venduti sul mercato locale sono stati l’inizio di una crescita che ha portato ad avere un laboratorio e un training centre nella città di Calcutta. Silence offre la possibilità di formazione e lavoro a questi membri marginalizzati della società, stimolandone il talento, permettendogli di esprimere il proprio pieno potenziale per essere accettati nella società.

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ST. MARY’S MAHILA

Presso la città di Ahmedabad, nel 1954, approdarono le suore dominicane, le quali eressero un piccolo ospedale, attuale sede del St. Mary’s Nursing Home, che oggi funziona come centro educativo per le donne e prevede un piano di formazione per la pianificazione delle famiglie. Con il tempo ci si rese conto che il talento delle donne poteva essere canalizzato nella produzione di prodotti tessili per il mercato. Nel 1970 nacque così il centro di mutuo-aiuto St. Mary’s dove le donne, oltre a rivendicare il diritto ad un lavoro salariato, affermarono anche la propria posizione ed il proprio status di donna. 

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Indonesia

GAPOKTAN SIMPATIK
ull’isola di Giava, sette gruppi di contadini si sono uniti per migliorare le loro condizioni di vita e hanno formato la cooperativa Gapoktan Simpatik Kabupaten Tasikmalaya. I produttori coltivano molte varietà di riso, a tutela della biodiversità locale, la cooperativa distribuisce i semi ai propri associati, con particolare cura per i risi speciali, così da assicurare una completa tracciabilità del prodotto. Le sementi sono importanti perché garantiscono piante sane, fondamentali nel metodo agronomico System of Rice Intensification– che consente un approccio ecologico all’agricoltura. 
 
LOMBOK POTTERY

Il Lombok Pottery Centre è nato da un progetto di cooperazione allo sviluppo, promosso da Indonesia e Nuova Zelanda, in una delle zone rurali economicamente depresse dell’isola di Lombok, con forte analfabetismo ed emigrazione. Le artigiane sono direttamente coinvolte nella gestione d’impresa e possono praticare con dignità la tradizione artigianale dell’isola, ricevendo un adeguato compenso per il proprio lavoro e decidendo in prima persona sulla gestione dell’organizzazione e del loro futuro.

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MITRA BALI

L’artigianato tradizionale di Bali alimenta un fiorente commercio, incrementato dal turismo, i cui guadagni però vengono intercettati dagli intermediari, lasciando agli artigiani solo le briciole. Mitra Bali Fair Trade è un’organizzazione che sostiene i piccoli artigiani, promuovendo alternative al turismo senza scrupoli che domina l’isola, tutelando il territorio nel rispetto della sostenibilità ambientale e sociale. L’obiettivo è quello di liberare gli artigiani dallo sfruttamento, investendo soprattutto nella loro formazione.

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PEKERTI
Pekerti è un’organizzazione fondata per fronteggiare le difficoltà generate nelle campagne dalla modernizzazione dell’agricoltura, che ha spinto i contadini ad abbandonare i campi per cercare lavoro nelle aree urbane, già affollate. Pekerti è riuscita ad organizzare cooperative e micro-imprese, sostenendole attraverso servizi di marketing, commercializzazione, sviluppo prodotti. I gruppi di artigiani possono così accedere al mercato internazionale attraverso il commercio equo, ottenendo il giusto riconoscimento per le loro creazioni.
 

Nepal

ACP

L’organizzazione è stata fondata nel 1984, ponendo da subito attenzione alla produzione artigianale e ai problemi quotidiani delle donne, affrontati principalmente tramite corsi di formazione. L’insorgere di nuove necessità, come la gestione di materie prime e della qualità, ha portato ACP a intensificare la relazione con i produttori e a concentrarsi sulla formazione tecnica, raggiungendo la struttura attuale. I produttori associati ad ACP beneficiano di servizi di design, sviluppo prodotto, controllo qualità e marketing.

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CHILDREN NEPAL

In Nepal i bambini sono generalmente per nulla tutelati, vittime di violenza e di sfruttamento minorile, in questo difficile contesto un gruppo di professionisti negli ambiti della sanità, dell’istruzione e dei servizi sociali, fondò Children Nepal per aiutare i minori, che si ritrovavano privi del sostegno delle istituzioni. Gli operatori sostengono le famiglie dei bambini in difficoltà con programmi di formazione professionale in cucito, ricamo e piccola sartoria, rivolti alle madri, Suryamukhi Handicrafts, è infatti un progetto per la generazione di reddito attraverso l’artigianato.

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HIMALAYAN

Himalayan Bio Trade offre ai produttori servizi di supporto tecnico, commercializzazione e educazione ambientale. Attraverso l’utilizzo responsabile delle risorse nel territorio, i villaggi montani instaurano un sistema di sviluppo sostenibile basato sulla foresta, che permette la creazione e il mantenimento di posti di lavoro a livello locale e la conservazione nel tempo delle ricchezze naturali.

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KTS

Il Nepal è uno dei paesi più poveri al mondo, con alti tassi di analfabetismo, soprattutto femminile, e di mortalità e malnutrizione infantile. Kumbershwar Technical School vuole offrire la possibilità ai giovani e alle donne di emanciparsi dalla povertà attraverso l’istruzione e la formazione, per trovare uno sbocco occupazionale. Per favorire la partecipazione delle donne ai corsi di formazione tecnica KTS aprì una scuola elementare e una scuola per l’infanzia gratuite.

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Palestina

AOWA

L’Association of Women’s Action for Training & Rehabilitation (AOWA) nasce nel 1994 da un gruppo di donne palestinesi attiviste della Palestinians Federation of Women’s Action (PFWA). La filosofia del PFWA è di supportare gli accordi di Oslo e sostenere una società civile non–violenta. Le donne hanno cominciato a lavorare analizzando i loro bisogni, lavorando in gruppi e creando piani programmatici di mutuo aiuto, con la creazione di microattività economiche, di formazione con l’impiego di nuove tecnologie, sviluppando un importante lavoro di rete. 

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HOLY LAND

Il desiderio dei pellegrini di portare con sé un ricordo della loro visita, nei secoli ha incoraggiato e sostenuto le tradizioni locali d’artigianato, le cui tecniche sono state trasmesse di generazione in generazione, radicandosi fortemente nella società e nella cultura palestinese. La Cooperativa Holy Land venne fondata nel 1981 per contrastare il deterioramento dell’artigianato locale causato dall’occupazione. Attualmente, a causa del basso numero di pellegrini che visitano la regione e della bassissima produzione di prodotti artigianali, i proprietari dei laboratori non riescono più ad assicurarsi un reddito sufficiente a sostenere le loro famiglie. Holy Land sta cercando di aprirsi sempre più al mercato internazionale, grazie anche al Commercio Equo e Solidale. 

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PARC

Vivere e lavorare nei territori palestinesi occupati è estremamente difficile, l’isolamento, la confisca del terreno fertile e il razionamento dell’acqua da parte dell’esercito israeliano, pregiudicano lo sviluppo economico e la sopravvivenza della zona. Negli anni ’80 un gruppo di agronomi, agricoltori e medici veterinari fondano l’Ong Palestinian Agricultural Relief Committee, con lo scopo di promuovere la cultura della convivenza, lo sviluppo rurale e l’emancipazione femminile. 

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